INFINITY
Parte 6: LA GRANDE BATTAGLIA CONTRO GLI Z'NOX
di FABIO VOLINO

Capitolo 1

I Vendicatori creati da Stan Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Gli Z'Nox creati da Dennis O'Neil e Neal Adams
Carlo Monni Supervisione
rossointoccabile, Fabio Furlanetto e Valerio Pastore Consulenza, ispirazione e "perchè ci si deve avvicinare?"
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Avvicinati

 

Nikki Adams si ripresenta al capezzale di Everett Ross.
"Signori, è tempo di una grande saga" annuncia costui.
La donna inizia a disperare di tornare a casa per cena. "Ancora? Ross, ieri abbiamo fatto notte fonda. Posso sperare che entro oggi arriviamo alla fine?".
"Non garantisco nulla".
"Ma cosa ho fatto di male?" si dispera Nikki.

NO, NON È L'APPENDICE

Abitazione di Dale West.

L'uomo finisce di rassettarsi ed esce di casa. Diversamente dal solito oggi non ha un sorriso stampato sul volto. Una volta uscito all'aperto incontra Joan, una sua vicina di casa: cosa che lo stupisce considerato che la donna pare essersi autoreclusa. Sta osservando il cielo.
"Salve, Joan" saluta Dale.
Lei si volta e lo osserva in faccia, altro evento raro. "Oggi sarà una brutta giornata" dice col consueto tono basso di voce.
"Una brutta giornata? Per quale motivo?".
Joan non risponde e rientra in casa. Dale decide di non approfondire la questione, anche perchè ha altro per la testa. Si reca dunque al lavoro, presso la Kruma International, ed entra nell'ufficio di Bill Foster. Una persona che al momento ha ben altro di cui preoccuparsi, però è il suo miglior amico e si fida di lui.
Bill alza la testa dagli incartamenti che sta esaminando. "Cosa c'è, Dale?".
"Mi sono cacciato in un brutto guaio" è la sua risposta.

IL SALVATORE

Coney Island.

"Mi scusi, ha visto quest'uomo?".
"Non mi rompere i coglioni".
"Mi scusi, ha visto quest'uomo?".
"No, ma se lo desideri posso farti vedere qualcosa di meglio".
"Mi scusi, ha visto quest'uomo?".
"Se ne vada!".
Tracy Collins è sconsolata: è come cercare il proverbiale ago nel pagliaio. Questa ricerca non la porterà a nulla, perchè è venuta qui?
Da lontano una persona la osserva: l'ha riconosciuta subito, anche se non l'ha mai incontrata. Ma la sua immagine è ben impressa nella sua mente: non può far finta di niente, deve parlarle.
"Le chiedo scusa, signora" dice avvicinandosi.
"Sì?".
"Mi farebbe vedere quella foto?".
Tracy gliela porge. L'uomo la esamina, non stupendosi del soggetto raffigurato. "Sì, è proprio Deathlok. Anzi, Michael".
"Lei lo conosce!" si slancia Tracy posando le sue mani sulle spalle dell'uomo.
"E lei è sua moglie. Michael mi ha mostrato alcune sue foto, parlava spesso di lei".
"Lei deve dirmi tutto quello che sa, la prego. Come si chiama?".
"Il mio nome è Jesus e credo di essere la persona in grado di aiutarla".

UNIONE

Spazio.

"Avverto il loro arrivo" dice Ikaris.

"Ross, capisco che tu non possa descrivere lo spazio vuoto, ma almeno una qualche introduzione?".
"Senti questa, Nikki: nel vuoto dell'immensità celeste un manipolo dei soliti esseri perfetti stava per decidere del destino del mondo".
"Ross, vai avanti come prima. Decisamente è meglio".

"Avverto il loro arrivo" dice Ikaris.
"Anch'io" conferma Virako "Sento una tremenda malvagità".
"Eccole, in lontananza, le astronavi" indica Thena.
Ikaris si volta e si rivolge al suo popolo, a tutti gli Eterni radunatisi poco oltre l'atmosfera terrestre. "Sapete cosa dobbiamo fare. Richiamare l'Uni-Cervello. È da tanto che questa nostra comunione mentale non ha una portata così ampia, dunque spero siate pronti".
"Li abbatterà tutti?" chiede Sprite.
"Possiamo sperarlo. Ma ne dubito".
Ikaris si concentra e così fanno anche gli altri Eterni: improvvisamente nell'oscurità dello spazio compare qualcosa dalla accecante luminosità. L'Uni-Cervello.
Viene rilasciata una tremenda onda psichica che non lascia scampo agli Z'Nox: metà della loro forza d'attacco va alla deriva, con tutti i loro componenti caduti in coma profondo. Non servono lunghe descrizioni, non quando la più potente arma dell'Universo viene impiegata: semplicemente non c'è scampo. L'altra metà però è intatta e gli Eterni, ormai esausti, non possono contrastarli. Tuttavia sono soddisfatti: hanno fatto la loro parte.
Gli Z'Nox entrano nell'atmosfera terrestre, sicuri di avere ora gioco facile. Si sbagliano.

GALACTICO

Nave di Galactus.

Il Gran Maestro osserva la figura imponente del Divoratore di Mondi, mentre mille domande si agitano nella sua testa. "Non capisco, mi hai ricomposto" dice.
Galactus si volta, come a voler ribadire l'imperscrutabilità delle sue azioni. Ma En Dwi Gast non demorde:"Non può essere un caso, deve avere a che fare con Oort. Mi ricordo il vostro incontro, sembravi intimorito da lui".
"Galactus non teme nessuno, sono aldilà di queste inutili sensazioni".
"Dimostralo allora".
"Stiamo andando proprio da Oort".
"Per un confronto?".
Ancora una volta Galactus non risponde.

INVASIONE: PRIMA FASE

Le navi degli Z'Nox oltrepassano la stratosfera e subito incontrano le prime resistenze. Ecco le navi SHIELD, che seguono i protocolli di sicurezza già attuati tempo fa contro i Marziani: ed un'esperienza precedente li aiuta in questa situazione. Il loro intervento tuttavia era prevedibile, meno invece l'identità di uno dei loro alleati.
"Comandante" dice un alieno "La foggia di quelle astronavi... sono Kree!".
"Ma non è possibile!" ribatte il comandante "I terrestri e i Kree sono nemici giurati".
Qualcosa però recentemente è cambiato. E a bordo della astronave madre, Rogan l'Accusatore impartisce i suoi ordini. "Commando, mira ai motori e poni un campo inerziale attorno alle navi: se possibile non voglio vittime e da qui cadranno senza danni in uno degli oceani di questo pianeta".
"Ma..." prova a protestare il suo compagno.
"Niente discussioni e agisci: siamo soldati, non macellai".
Seppur impreparati alla situazione, le navi Z'Nox le tengono testa, poi si disperdono in varie direzioni. Una piccola pattuglia non compie che pochi chilometri che si ritrova di fronte un gruppo di Inumani in grado di volare e capitanati da Freccia Nera. Il monarca fa comparire una scarica sulle sue antenne, che poi dirige con precisione contro lo scafo di una nave, che perde il controllo e precipita nell'oceano. Prima però viene afferrata da altri Inumani: ne estraggono gli alieni privi di conoscenza, infine il mezzo viene accolto dalle acque.
Al suo fianco c'è suo figlio Ahura, il quale non dimostra altrettanta pietà. "Questo per aver pensato di attaccare il mio popolo". Attorno al suo corpo compare la consueta aura di energia, che rilascia una devastante scarica che distrugge in pieno due astronavi, di cui alla fine non rimane letteralmente nulla. Freccia Nera osserva suo figlio con sguardo imperscrutabile.
Un'altra pattuglia di navi, procedenti nella direzione opposta, non ha miglior sorte poiché si imbatte subito in War Machine affiancato da Capitan Ultra e Sundown dei Campioni. "Quanto vorrei avere la nostra nave-base ora" afferma Patrick Lowell.
"Ehi, amico. Non abbiamo bisogno di nulla, bastiamo noi" replica Ultra.
Poco dopo giungono il figlio di un dio, un terrestre legalmente defunto ed un alieno con la faccia di cavallo: la Terra può vantare anche questo tipo di eroi nella forma di Magni, Red Norvell e Beta Ray Bill.
"Altri invasori" commenta l'alieno "Diamo loro quello che si meritano".
Lui e Red Norvell partono all'attacco, mentre Magni solleva la sua mazza e proclama:"Insieme trionferemo, compagni! Per l'onore, per la gloria, per...".
"Per la miseria, ragazzo!" lo interrompe Red Norvell "Vuoi piantarla di blaterare ed iniziare a lottare?".
La prima linea di difesa della Terra è imponente, molte altre flotte aliene avrebbero già perso. Ma pur patendo ingenti perdite, gli spietati Z'Nox sembrano in numero infinito e decine di navi iniziano a dirigersi verso la terraferma.

CONOSCI IL TUO CORPO

Palazzo dei Vendicatori.

Stanno arrivando gli Z'Nox e Jocasta è bloccata all'interno di inutili sistemi computeristici. Non è questo il suo posto, deve unirsi alla lotta. Vuole unirsi. Ma non ha ancora un corpo, Gears Garvin deve ancora terminarlo.
Poi osserva Deathlok ed un'idea folle la coglie: la analizza per un tempo decisamente lungo per una come lei, dieci secondi, poi decide di intraprenderla. Poco dopo il cyborg si rianima.
"Unità operativa Deathlok pronta a ricevere ordini".
"Deathlok" dice Jocasta "Sto per entrare nel tuo mainframe: io guiderò le tue azioni e ti darò delle indicazioni".
"Procedura accettata a patto che non venga inferto alcun danno a questa unità. Diversamente verranno intraprese drastiche contromisure".
"Non hai nulla da temere da me".
Il processo che in prima battuta aveva causato tanti problemi ora avviene quasi con naturalezza. E Jocasta osserva il mondo con occhi che non sono suoi. "Deathlok, individua la zona più a rischio della città".
"Il liceo Midtown" risponde il cyborg dopo qualche secondo.
"Andiamo subito lì". "Ah, se Aaron mi vedesse ora" pensa Jocasta "Uh, spero che nessuno faccia storie mentre mi avvio all'uscita".

PROTEGGI TE STESSO

Zona Quantica.

In questa dimensione dalle strane geometrie risuona all'improvviso un allarme. Un allarme che annuncia una grave minaccia.
"Cosa succede?" chiede Makkari.
"Proviene dalla griglia energetica che ho piazzato attorno alla Terra" spiega Quasar, Protettore dell'Universo e successore di Epoch "Segnala una massiccia invasione in atto. Dobbiamo partire subito".
"Ma è proprio necessario?" si interroga Molecola "La Terra ha tanti superesseri, se ne occuperanno loro. I nostri impegni...".
"Ascoltami bene, Owen" gli punta un dito contro Wendell Vaughn "Lì ci sono mia madre e mia sorella e nessuno gli deve torcere un capello. Per questo sono disposto ad andare contro tutte le entità cosmiche di questo universo. Chiaro?".
Quasar apre un portale e lo oltrepassa. Makkari, Molecola e la silenziosa Nuvola lo seguono senza replicare, col velocista che rinuncia almeno per stavolta a dire una battuta.

È PROPRIO LUI

Soho.

Bobby Steele le vede arrivare: navi spaziali, è certo che abbiano cattive intenzioni. Creeranno danni, rischiano di fare del male alla sua famiglia, ad altre persone innocenti.
In quel momento l'uomo sente qualcosa dentro di sé, una sensazione che non riuscirebbe a spiegare con semplici parole. Un impulso ad agire.
Così si rialza, batte a terra il suo bastone, un'aura bianca lo circonda e poi... al suo posto c'è Bloodaxe!

LA STORIA DI JESUS

Coney Island.

"La causa che ha portato al mio incontro con Michael" racconta Jesus "Forse non è delle più originali. Una banda di teppisti mi aveva circondato e stava per pestarmi. In quel momento entrò in scena Deathlok: confesso che, nel vederlo la prima volta, ebbi più paura di lui che non dei teppisti. Lui però mi salvò. In quei giorni stavo passando un brutto periodo della mia vita, coltivavo anche brutti pensieri: Michael me li fece passare. Si guadagnò in breve tempo la mia fiducia ed io lo ricambiai diventando, per così dire, il suo ingegnere elettronico, l'aggiustatutto. Poi ad un certo punto Michael è sparito e ho avuto notizie di lui solo quando, qualche tempo fa, mi ha comunicato di essere entrato a far parte dello staff della REvolution di Tony Stark".
"REvolution?" chiede Tracy per ulteriore conferma.
"Sì, esatto".
Improvvisamente si odono all'esterno delle terribili grida. I due si recano a controllare e ben presto la loro attenzione è catturata dallo spettacolo delle navi Z'Nox in procinto di atterrare.
Jesus afferra Tracy per un braccio. "Venga con me, ho un rifugio sotterraneo che ci proteggerà fino a quando il pericolo non sarà passato. Ha funzionato anche coi Marziani".
"Aspetti" esclama la donna "Devo andare a prendere i miei figli, sono a scuola".
"Signora" la trascina via l'uomo "Così rischia di farsi solamente ammazzare. Vedrà che i suoi figli se la caveranno".
"Nick, Patricia" mormora Tracy mentre si lascia portare via.

PICCOLE DIMENSIONI, GRANDE CUORE

Palazzo dei Vendicatori.

"Tranquilla, Cassie" rassicura Ant-Man "I sistemi difensivi dell'edificio sono impenetrabili, diamine, sono magici".
"Papà!" grida praticamente la ragazza "Anche la mamma è in pericolo, devi andare a salvarla!".
"Cosa, ma...".
"L'hai detto tu stesso che qui sarò al sicuro, tu pensa alla mamma. Devi farlo".
Sì, ha ragione, Scott prende la sua decisione. "Vado subito, Cassie". E rimpicciolendosi esce dall'edificio.
Poco dopo la ragazza nota due persone vicino a Jarvis, una donna ed un ragazzo che dimostra la sua stessa età. "Può stare tranquilla, signora Masterson, questo è un luogo sicuro" afferma il maggiordomo.
"Grazie per averci offerto rifugio" dice Marcy "Trovate anche mio marito, vi prego".
Cassie si avvicina al ragazzo. "Ciao, come ti chiami?".
Lui si volta. "Sono Kevin, tu chi sei?".
"Cassie. La figlia... di Ant-Man".
"Io invece di Thunderstrike".
"E chi è?".
"Come, non lo conosci?".
"Beh, no. Parlamene". "Però" pensa Cassie Lang "Sei davvero bello, Kevin".
Poco più in là si aggira un preoccupato Visione:"Capitan America, sai dove si trova Sersi?".
"Jarvis mi ha detto che è uscita con Vagabond e Sams... oh no!".
"Non riesco a rintracciare nessuno di loro. Prendi con te Falcon e valla a cercare prima che sia troppo tardi".

INVASIONE: SECONDA FASE

Per le strade di New York.

Quando Leonard Samson ode delle grida, inizia a maledirsi per la sua scelta ed il suo pessimo tempismo. Questa invasione aliena rischia di rovinare in pochi minuti un suo paziente lavoro durato mesi.
Tuttavia, quando vede i primi raggi energetici sparati dalle navi, non può far altro che entrare in azione. Con agili balzi arriva su un tetto, poi da lì con un altro prodigioso salto si abbranca alla corazza di uno dei velivoli spaziali. Con i suoi possenti pugni riesce in breve tempo ad aprire una breccia nello scafo ed a penetrare nel mezzo. Prima che gli Z'Nox abbiano il tempo di reagire, tutti sono messi ko. Praticamente a poca distanza dal suolo, la nave atterra creando solo delle crepe nell'asfalto e non coinvolgendo alcun civile. L'impatto ha inevitabilmente coinvolto anche Samson, che rimane stordito per alcuni istanti.
Altre astronavi però sono atterrate e rilasciano i loro mostruosi componenti. Tutta la gente della zona si è già allontanata e a contrastarli ci pensa Vagabond.
"Forza, Sersi" incita l'eroina "Diamo una lezione a questi...".
Ma l'eterna non è accanto a lei, si è ritratta in un angolo tremante, impaurita.
"Sersi, cosa ti prende?". Ben presto Priscilla Lyons si ritrova in difficoltà, ma Sersi ancora non interviene.
"Mi serve il tuo aiuto!". Vagabond riceve un brutto colpo da un alieno, le provoca una ferita alla tempia: che stia per ricongiungersi a suo fratello? "A... Aiuto".
"Lasciala stare!" urla in quel momento Sersi entrando in azione e scaraventando via l'alieno. Lo shock di vedere la sua compagna a terra e inerme ha avuto la meglio sulle sue fobie, sulle sue incertezze. Non proprio la terapia d'urto che Samson aveva immaginato, ma comunque efficace.
L'eterna fa rialzare Vagabond. "Ascolta, dobbiamo difendere la città e da sola non ce la posso fare. Ma con te accanto...".
"Non aggiungere altro" dice Priscilla Lyons posandole una mano sul braccio. Poi le due donne si lanciano contro gli Z'Nox.

LA SPIA CHE MI AMAVA

Casa di Belinda Healey.

"Il dovere mi chiama, Belinda" dice Occhio di Falco "Tu chiuditi bene dentro ed aspetta il mio ritorno".
"Lo so, Clint" ribatte la donna "Fai quello che devi".
"Natasha, sei pronta o stai ricostruendo il raggio che smuove le montagne?".
"Eccomi" dice la Vedova Nera apparendo nel suo abito in latex "E non farla lunga, ci ho messo solo pochi minuti".
"Sì, i tuoi 'pochi minuti'. Andiamo".
Nel vederli discutere, agire, Belinda Healey non può non notare un grande affiatamento tra loro due: tipico di chi ha convissuto un rapporto speciale. Ora però quel rapporto è mutato e ciò che Clint provava per Natasha Romanov ora lo prova per lei.
È felice.

IO SO CHE TU SAI CHE IO SO

Nave di Thanos.

Improvvisamente i sistemi dell'astronave sembrano come andare in tilt.
"Hanno rilevato qualcosa di..." inizia il Titano "Sì, come immaginavo: Galactus è nei paraggi".
"Galactus ha interesse in questa faccenda?" chiede Demeityr.
"Oh sì, un forte interesse".
"Ma tu come sai tutte queste cose?" chiede a sua volta Sundragon.
Thanos la osserva. "Ah, sei ancora una bambina. Tutto quel potere dentro di te è sprecato. Sappi comunque, Pamela Douglas, che tempo fa ho posseduto il potere stesso di Galactus"*.

* È accaduto nella miniserie THANOS (MIT Presenta)

"Dunque è vero" dice Demeityr "Su Titano ne parlano come di una vicenda leggendaria".
"Ed un atto di vera leggenda è stato. Superiore ad ogni altra mia impresa passata".
"Come lo sterminare il tuo popolo e tua madre".
"Vedo che mio padre ti ha già ben indottrinato, anzi, probabilmente tu eri presente, ma non mi importa di quello che pensi. Comunque oltre al potere ho acquisito anche la conoscenza di Galactus: ma se il primo è svanito, la seconda è rimasta. Le memorie sono più resistenti della forza. I ricordi di Galactus sono anche i miei e tra essi anche colui che ha nome Oort occupa un posto. Un posto importante".
"E chi sarebbe allora?" chiede Sundragon.
"Non sarete certo voi i primi a saperlo" conclude seccamente Thanos.

LA FORMICA COL CORAGGIO DA LEONE

Asilo Carey.

"Matilda, presto" incita Peggy Lang "Portiamo subito i bimbi nel rifugio anti-criminali".
"Sarà sufficiente?" chiede la sua collega.
"Non c'è altra scelta".
La sessione pomeridiana è fortunatamente meno affollata di quella mattutina e così in breve tempo le due donne radunano i bambini e li portano dabbasso. Solo allora Matilda si accorge di una cosa.
"Santo cielo, manca Patricia".
"Ci penso io" afferma Peggy "Tu vai avanti".
Torna indietro e, alla massima velocità possibile, esplora tutte le classi. Fino a quando, rannicchiata sotto un banco, riesce a trovare la bambina.
"Vieni, Patricia" esorta Peggy "Ti porto in un luogo sicuro".
"Ho paura".
"Tranquilla, ci penso io a difenderti".
Ma la sicurezza della donna cala bruscamente quando un alieno infrange una finestra e si avventa contro di lei. Improvvisamente però qualcun altro entra nella stanza: qualcuno di piccolo, ma in grado di fare molto male.
Numerosi raggi energetici colpiscono l'impreparato alieno, fino a quando non è ko. E solo allora Scott Lang riprende le sue consuete fattezze. "Questo per aver pensato di fare del male a mia moglie, mostro". Moglie? Ha usato questa parola?
"Scott". La sorpresa della donna è evidente.
Non c'è tempo per le discussioni. "Peggy, porta al sicuro te e la bambina". La donna non si muove. "Ti prometto che parleremo di noi, ma non ora. Vai!".
Quest'ultima esortazione rianima Peggy Lang, che afferra Patricia per una mano e la porta via. Prima però lancia un ultimo sguardo a Scott: uno sguardo di ringraziamento.

L'ARTE DELLA FUGA

Ryker's Island.

Harlan Ryker sente rumori di spari e piccole esplosioni tutto intorno a lui: la paura che cresce dentro di lui è condivisa dagli altri detenuti. Improvvisamente di fronte a lui c'è una violenta fiammata ed istintivamente si ritrae.
Quando rialza lo sguardo, ha una piccola sorpresa: qualcuno con una fiamma ossidrica sta fondendo la serratura della sua cella. Ma allora...
La serratura cede ed il liberatore di Harlan si sfila la sua copertura di sicurezza: l'uomo non lo conosce.
Gli viene fatto cenno di venire avanti e gli viene detto:"Sono qui da parte di suo fratello, si muova!".
Harlan Ryker non se lo fa ripetere: i due si allontanano, incuranti delle grida degli altri detenuti.
"Non incontreremo resistenza?" chiede Ryker.
"Tutte le guardie sono impegnate a sventare uno strano attacco, per questo mi sono potuto intrufolare così facilmente".
"Allora significa che la fortuna è proprio dalla mia parte" pensa l'uomo "Ora c'è un solo obiettivo in vista: Deathlok".

UNO STARK NON DELUDE MAI

Manhattan.

Quando gli alieni atterrano la gente fugge impaurita. Tutti eccetto una ragazza: Christine Stark. Non una ragazza come tutte le altre, in lei c'è una scintilla del potere di Eternità. Una scintilla più che sufficiente a debellare la minaccia.
Attorno a lei compare un'aura magnifica: paralizza tutti, sia uomini che alieni, per la sua bellezza ed intensità. Poi si propaga all'esterno, si estende, va oltre New York, oltre gli Stati Uniti, fino ad inglobare il mondo intero. È un attimo che sembra eterno, un attimo durante il quale ogni persona sulla Terra sente di essere in comunione col Tutto. Un attimo in cui chiunque desidera una sola cosa: salvezza.
Ora Christine deve solo tramutare questo desiderio in realtà.

ENTITY

Dimensione delle Manifestazioni.

"È stato un azzardo" dice Infinito "Portare in questa dimensione la tua progenie. Sei andato contro la sentenza del Tribunale Vivente".
"Non è così" ribatte Eternità "Ci ha imposto di non intervenire in modo diretto. Io non sto in alcun modo influenzando le scelte della mia progenie".
"Avevi dunque previsto questa invasione? È sicuramente correlata all'essere di nome Oort, non può essere una coincidenza".
"Io non avevo previsto nulla. Tuttavia vedo anch'io la stessa mano dietro questi due eventi. Una mano diversa da Oort".
"Qualcun altro che sfugge alle nostre percezioni? Chi può essere capace di tanto?".
Nemmeno le entità cosmiche hanno le risposte a tutte le domande.

INVASIONE: TERZA FASE

Queens.

La delusione genera rabbia e gli Z'Nox hanno di che essere delusi: un'invasione perfetta e attentamente pianificata... tutto svanito in un istante. Riusciranno mai a raggiungere i loro tre principali obiettivi? Comunque questo attacco è solo una testa di ponte, in attesa dell'arma che annienterà la Terra.
Pietro Maximoff però non può ancora sapere cosa ha in serbo il destino per il suo pianeta e con la sua velocità mette in difficoltà gli alieni. Fino a quando un piede gigante non calpesta uno Z'Nox, riducendolo all'impotenza. Il mutante alza lo sguardo.
"Salve, Quicksilver" dice il Golia Nero "Vuoi un po' di aiuto?".

"Ed ora, Ross?" chiede Nikki.
"Continua subito".
"E soprattutto... capiterà qualcosa?".

CONTINUA ORA

BILL FOSTER & IL DISTRETTO M in:
LA  GRANDE BATTAGLIA CONTRO GLI Z'NOX
Capitolo 2

Kruma International.

"Mi sono cacciato in un brutto guaio" dice Dale West.
"Come mai la cosa non mi sorprende?" ribatte Bill Foster "Ancora problemi di cuore?".
"No, di supercriminali".
Il volto dell'uomo si fa torvo. "Raccontami tutto".
"Dunque, parte tutto da Metallo... hai presente, no? Ecco, mentre eri in Giappone ho rivisto l'armatura e gli ho dato una mano di vernice, di verde. Pensavo... che grande idea. Poi salta fuori che tutti mi scambiano per Forza, un supercriminale defunto. Io allora mi dico: approfittiamone, continuiamo la finzione per quanto possibile e catturiamo il maggior numero di criminali. Solo che a qualcuno non deve essere andata giù: ho subito prima l'attacco di un tizio che non la finiva mai di parlare, poi di Jester, del Matador e dei Duri. Li ho sconfitti, però... c'è chiaramente un mandante dietro di loro. Che non si fermerà di fronte a nulla".
"Dale, io non posso crederci".
"Sì, neanch'io: uno scambio di persona simile...".
"Una cosa veramente incredibile".
"Quello che mi ripeto anch'io".
"Cioè, hai battuto Jester, il Matador e i Duri!".
"Uh?".
"Sai quante volte hanno messo in difficoltà Devil e l'Uomo Ragno? Stai migliorando, amico, davvero. Ehi, mi ricordo come eri impacciato agli esordi".
"Si, in effetti... ma lasciamo perdere questo adesso".
"Devo dire che la storia che mi hai raccontato è decisamente contorta. In ogni caso hai qualche idea di chi possa essere questo mandante?".
"Purtroppo no, altrimenti credi che starei qui ad implorare il tuo aiuto?".
"Ho capito, ho capito. Vorrà dire che sfrutterò le mie conoscenze e...".
In quel momento Kayla Ballantine entra nell'edificio, trafelata. "Ragazzi, dovete vedere una cosa".

Distretto M.

Dysart, il compagno di pattuglia di Forzuto, si avvicina alla scrivania del suo collega. "Guido, non so come dirtelo..." esordisce.
"Brutte notizie?".
"Pessime. Gambit è fuggito ancora".
Un'ombra di delusione passa sul volto di Guido Carosella. "No, non è possibile. Sono andato fin nelle fogne per ricatturarlo. Si può sapere cosa è successo?".
"C'era un'agente femminile di guardia. E sembra che l'abbia irretita col suo fascino magnetico e convinta a lasciarlo uscire".
"Non ero a conoscenza di questo suo potere".
"Nessuno lo era ed è su questo che ha contato. Il suo asso nella manica".
"Inizi pure a fare i giochi di parole adesso?".
Improvvisamente risuona un allarme. Non era mai accaduto prima, non nel quartiere più tranquillo di New York. Dovrebbe segnalare un grave pericolo e tutti i componenti del distretto escono per vedere di cosa si tratta. Appare loro subito chiaro quale sia il problema: il solito manipolo di alieni malvagi. I quali hanno deciso di attaccare un quartiere dove il 90% della popolazione possiede poteri mutanti: non una idea brillante.
"State tutti attenti" raccomanda Forzuto "E tu, Dysart, vedi di controllare i tuoi poteri stavolta".

Per le strade.

Come al solito è il caos. Il Golia Nero e Metallo non sanno chi siano questi alieni. Cosa vogliono invece lo sanno benissimo e a loro non va. Con coraggio e sprezzo del pericolo vanno all'attacco, ma non sono soli. Ci sono preziosi elementi accanto a loro: Annex, un ex soldato che ha già visto troppo sangue in vita sua; Cardiac, che con la sua staffa provoca seri danni alle navicelle degli Z'Nox; Coldheart, una vigilante dall'aspetto molto seducente ed altrettanto letale; Warrant, determinatissimo nel respingere gli alieni; Solo, gli Z'Nox spargono terrore e con lui il terrore muore; Rocket Racer, che compie manovre imprevedibili col suo skate; c'è persino la Tigre Bianca, Bill aveva sentito che si era ritirato, fa piacere sbagliarsi in situazioni del genere. Non tutti si conoscono ed al massimo la conoscenza è occasionale, eppure tutti danno il massimo affiatamento come se lavorassero in gruppo da sempre.
"La mia radio interna ha captato una trasmissione" dice ad un certo punto Annex "Sembra che un altro numeroso contingente di questi alieni sia nei pressi del liceo Midtown".
"Ce ne occuperemo io ed il mio amico" interviene il Golia Nero "Voi continuate qui". Finora non c'è stata nemmeno una vittima, sembra quasi un miracolo.
Quando Bill e Dale sono svaniti alla vista, altri cinque colorati eroi fanno il loro trionfale ingresso. O almeno ci provano.
"Forza, gente!" incita il Ragno d'Acciaio "Facciamo sì che il nome degli Slingers diventi famoso in tutta la città".
E Prodigy, Hornet, Dusk e Ricochet si lanciano in battaglia: non tanto per accontentare il loro leader, quanto perchè questa situazione scatena in loro un potente flusso di adrenalina. Adorano queste situazioni.

Distretto M.

A volte si sente parlare di rivolte popolari, di interi quartieri che si sollevano contro un'ingiustizia. Ora provate ad immaginare se gli abitanti di questo quartiere possiedono poteri mutanti ed il concetto di quartiere in rivolta assumerà una nuova prospettiva. Raggi energetici, persone che si allungano, forza sovrumana, fiamme incandescenti, ghiaccio artificiale, onde telepatiche, campi di forza... tutto questo e molto altro viene impiegato contro gli Z'Nox, i quali ben presto non possono far altro che tentare una ritirata. Ma gli abitanti del Distretto M non intendono dare loro tregua e li inseguono.
Mentre gli alieni indietreggiano, due carte guizzano in aria e colpiscono un cornicione sopra di loro: i calcinacci, con sinistra precisione, sommergono alcuni di loro. Forzuto si volta ad osservare il compiaciuto salvatore.
"Sì, lo so, siamo su sentieri divergenti, mes ami" dice Gambit "Però, almeno per qualche istante, mettiamo da parte le incomprensioni".
Forzuto annuisce e riparte all'attacco.

Per le strade.

A poca distanza dal liceo Midtown, il Golia Nero e Metallo vengono attaccati da un nuovo contingente di alieni Z'Nox.
"Bill, me ne occupo io" dice Dale West "Tu vai a quel liceo, ci sono dei ragazzi lì che hanno bisogno di te".
"D'accordo, amico" ribatte l'eroe senza protestare.
Metallo combatte con foga, più sicuro dei suoi mezzi dopo le sue vittorie contro Kangaroo e la banda di Jester: chi avrebbe mai scommesso su di lui agli esordi della sua carriera? Del resto deve essere stato così per tutti. Perso in questi pensieri non si avvede alle sue spalle dell'assalto di un altro alieno, ma questo viene bloccato da delle strane protuberanze e sbattuto con violenza contro un muro.
"Ehi, bello, vedi di stare più attento" dice la salvatrice di Dale "Se non fosse per la Donna Ragno, ora saresti carne morta".
"Non sono dunque il solo eroe sovrappeso" pensa Metallo equivocando lo stato di Charlotte Witter "E devo sopravvivere se voglio risolvere questa faccenda di Forza. Mi chiedo cosa penserebbe il mio predecessore, se fosse ancora vivo".

Spazio.

"Prendete questo, brutti bastardi!" grida Carl Walker colpendo una navicella. "Devo sopravvivere" pensa "E scoprire chi sia questo nuovo Forza: poi gli farò pentire di essere nato".

Tibet.

"Questa invasione non era prevista" dice uno degli H'Ylthri.
"Confido che gli eroi della Terra riusciranno a sventarla" afferma un suo simile "Ed il tutto andrà a nostro vantaggio: saranno poi troppo deboli per contrastarci. Stavolta trionferemo, grazie soprattutto alla nostra inconsapevole vittima di nome Sam Smithers. E poi... oh, poi c'è anche Iron Fist".

Aeroporto JFK.

Mentre stanno per imbarcarsi su un volo per Pechino, Daniel Rand e Misty Knight assistono all'arrivo di alcuni Z'Nox che sfondano una vetrata. Nella confusione che segue è facile per l'uomo tramutarsi nel suo alter ego Iron Fist e partire all'attacco. Anche Misty, grazie al suo braccio bionico, non è di certo una donna indifesa.
Danny si concentra, tutta la sua forza, il suo chi, vengono indirizzati verso la sua mano. Che inizia a brillare, di una intensa luminosità: finché non diventa una cosa di ferro. E colpisce. E decine di alieni rovinano ignominiosamente al suolo.
Poi però l'eroe ha una visione: sfuggente, non gli permette di focalizzarla al meglio. Sa solo che era l'immagine di una ragazza: è consapevole che è qualcuno a lui familiare... ma chi?

Nei pressi del liceo Midtown.

Quicksilver sta affrontando degli Z'Nox quando un piede gigante calpesta un alieno, riducendolo all'impotenza. Il mutante alza lo sguardo.
"Salve, Quicksilver" dice il Golia Nero "Vuoi un po' di aiuto?".
"Sì, Golia Nero, accetto qualsiasi mano in questa situazione" afferma il mutante "Soprattutto quelle giganti. Guarda, quei ragazzi sono in pericolo, interveniamo!".
Con la sua velocità Pietro Maximoff raggiunge in fretta la zona e distrae gli alieni il tempo necessario per permettere a Bill Foster di raggiungerlo e di stendere con la sua forza gli Z'Nox. Altri loro simili si fanno avanti, ma in quel momento a fianco dei due eroi si pongono Occhio di Falco e la Vedova Nera.
"Ehi, volevate prendervi tutto il divertimento?" esclama Clint Barton.
"Poche battute, tesoro, e più azione" lo zittisce Natasha Romanov "E con questo colosso nero al nostro fianco siamo avvantaggiati. Fatti onore, Golia".
"Lo prendo come un complimento" pensa Bill.
Sono così impegnati nella loro azione, che non si accorgono di un altro contingente di alieni che ha preso di mira un altro ragazzo. Costui indietreggia per quanto può, fino a sbattere contro una grata: ma prima che un alieno possa fargli del male, iniziano a fioccare dei proiettili, alcuni dei quali vanno a segno e feriscono gli Z'Nox.
"Chiedo permesso di utilizzare manovre letali".
"Negato, Deathlok. Possiamo farcela benissimo senza uccidere".
"Uh, Deathlok?" si interroga Occhio di Falco "Ma allora...".
"Correzione: c'è la vostra Jocasta qui dentro".
"Jocasta? Vorrei sapere cosa è accaduto, ma chissà perché preferisco vivere nell'ignoranza".
In quel momento il ragazzo salvato abbranca il cyborg per un braccio. "Io ti conosco! Una volta hai salvato mia mamma. Sei mio padre!".
"Cosa?" esclama la Vedova Nera "Costui è...".
"Sono Nick Collins, figlio di Michael Collins. Lui è dentro questa corazza". In risposta Deathlok gli lancia uno sguardo privo di significato.
"Senti, Nick" interviene Jocasta apparendo sotto forma di ologramma "La verità è un po' più complicata e...".
"Bene, dimmela allora" ribatte il ragazzo "Però non riuscirete a separarmi da lui".
"Quicksilver, a questo punto portalo al Palazzo" suggerisce Clint Barton "Ce ne occuperemo una volta risolta questa situazione".
L'intelligenza artificiale inizia a domandarsi se non sia stato solo un caso che Deathlok abbia voluto dirigersi qui.
Gli eroi prendono tutti direzioni diverse, lasciando solo il Golia Nero. "Bella riconoscenza" pensa.

Progetto Pegaso.

"Resistono le contromisure?" chiede uno scienziato.
"Sì" risponde Blue Shield "È improbabile che possa verificarsi una breccia".
"Qualche falla nei nostri sistemi? Tentativi di fuga da parte di Venom o...".
"No, anche se quel simbionte si sta agitando come un ossesso sin da quando è stato rinchiuso qui. Fossero tutti come Contact, che non parla mai...".

Per le strade.

All'improvviso è come se gli Z'Nox si fossero ritirati: un paio d'ore da quando è iniziata l'invasione e già hanno desistito. Troppo bello per essere vero. Infatti si rivela ben presto un'illusione.
Di nuovo in massa i malvagi alieni calano sulla folla inerme: ma all'improvviso ecco sfrecciare una macchia rossa ed ecco comparire nei cieli un tizio biondo. Ed in pochi secondi gli alieni vengono sconfitti, inglobati in bolle quantiche e spedite nella zona altrettanto quantica.
"Quanti ne mancano, Quaze?" chiede Makkari.
"Un milione circa, direi" risponde il Protettore dell'Universo "Già quelli che ho raccolto oltre la stratosfera abbattuti dagli Eterni sembravano un'infinità. Anzi, non sembravano, lo erano: un miliardo. Comunque non sono certo cose che ci limitano queste".
"Mi spieghi però perchè l'intera popolazione del pianeta di Bruttonia ha deciso di attaccare la Terra?".
"Serve davvero una motivazione per queste cose?".
I due Protettori svaniscono, l'intera scena osservata da un incredulo Golia Nero. Sembrava quasi che quel tizio biondo detenesse il potere assoluto. Ad un tratto l'eroe vede due donne avanzare verso di lui: il costume di una di loro è in parte stracciato e viene sorretta dall'altra, una ragazza dalla bellezza senza pari con un costume verde.
Probabilmente vedono in Bill Foster un'ancora di sicurezza. Sempre che riescano a raggiungerla. Ad un tratto altri alieni compaiono.
"Ma quanti diavolo sono?" esclama l'eroe. Poi l'impensabile accade.

Christine Stark porta i suoi poteri all'apice, poi li libera. Ed in quel momento il restante 90% degli Z'Nox viene annientato. Esausta, la ragazza sviene.

Per le strade.

Gli Z'Nox cadono a terra senza che nessuno li abbia toccati o colpiti. Il loro sguardo è spento, come si stanno spegnendo i loro sogni di dominio. Tuttavia hanno un ultimo asso nella manica, l'ultima sinistra soddisfazione.
Bill Foster però non può ancora sapere cosa ha in serbo il destino per il suo pianeta e si avvicina alle due donne. Poi una voce risuona alle sue spalle:"Sersi, finalmente ti ho trovato".
Il Golia Nero si volta per ammirare la figura di Capitan America

CONTINUA SU CAPITAN AMERICA ANNUAL 1

PROSSIMAMENTE

Chi è Oort?

Note dell'Autore: Inizia così questa saga dentro la saga, per un totale di otto capitoli e che vedrà protagoniste tutte le serie vendicative. Qualcuno penserà che sia solo un modo per allungare un brodo: e invece no. Se siete abbastanza perspicaci avrete notato un paio di particolari che avranno attirato la vostra attenzione. Per la comprensione di questa saga comunque non è necessario seguire tutti i tie-in, anche se male non fa: bastano questo e quello finale, il terzo Annual di Vendicatori.